mercoledì 11 febbraio 2015

IL RISTORANTE VEGANO NON UCCIDE GLI SCARAFAGGI: "MEGLIO PAGARE LE MULTE". CLIENTI IN FUGA

Il proprietario di un ristorante vegano si rifiuta di chiamare la disinfestazione per gli scarafaggi che avevano infestato il suo locale ed è costretto a pagare una pesante multa.

Il Kingsland Restaurant
 
È accaduto a Canberra, in Australia. Gli scarafaggi avevano invaso la cucina del Kingsland Restaurant, ma Khanh Hoang, vegano convintissimo, non vuole far del male ad alcun animale. Purtroppo, questo gli è costato una multa da parte di alcuni ispettori sanitari che, notando sporco ovunque e il proliferare degli scarafaggi, non hanno potuto far altro che notificargli di aver violato ben dodici norme di igiene. E Khanh, che preferisce pagare la multa e perdere clienti, ha già dovuto sborsare 16 mila dollari australiani, quasi 11 mila euro. Lo riporta il Canberra Times.

www.leggo.it

mercoledì 4 febbraio 2015

PERSEGUITATA DAL FANTASMA CHE PUZZA DI PESCE: "CON ME SEMPRE NEI BRUTTI MOMENTI"

Perseguitata da un fantasma che odora di pesce. Laura Dickson è una donna di 27 anni che sostiene di essere in contatto con un fantasma che emette odore di pesce quando sta per succedere qualcosa di brutto. 
Laura Dickson
 Sin da piccola la donna, come riporta al Mirror, ha iniziato a percepire questo strano odore e sempre in situazioni in cui si verificavano situazioni tristi o sgradevoli. Inizialmente non aveva dato peso ai segnali, ma con il tempo ha imparato a capirli. Solo qualche anno fa il fantasma si è mostrato ai suoi occhi, in una foto scattata in prossimita di una chiesa fatta durante una gita.

http://www.leggo.it/

martedì 3 febbraio 2015

Gioco erotico nella doccia scivola e si impicca con la catena

Un 55enne trovato morto dalla madre. Sul pc trovato un video bondage dell’uomo

PADOVA Sarebbe stato un gioco erotico a uccidere il 55enne trovato morto in doccia dalla madre nei giorni scorsi. Sul caso stanno indagando i carabinieri e il pm Maria Ignazia D’Arpa, che ha disposto l’esame esterno sul corpo dell’uomo, residente in un paese del Piovese. A svelare il retroscena è stata l’analisi del computer portatile dell’uomo da parte dei militari dell’Arma: visionando gli ultimi file salvati dal 55enne, i carabinieri si sono accorti di un filmato registrato pochi minuti prima della morte in cui si vede l’uomo praticare su sé stesso il bondage, una pratica sessuale basata su costrizioni fisiche realizzate con legature, bavagli, per poi metterle in rete in una sorta di gioco sadico via web.
Con una corda il 55enne si era legato pancia, collo e genitali. Poi aveva cambiato ambientazione e si era spostato in doccia. Lì si era messo una catena al collo: all’improvviso però aveva perso l’equilibrio, complice anche il bagnato per terra all’interno del box, e la corda era rimasta impigliata nell’asta della doccia. Pochi terribili istanti in cui l’uomo non è più riuscito ad alzarsi e che gli sono costati la vita. A scoprire cosa fosse successo è stata l’anziana madre, preoccupata dal silenzio che veniva dal bagno in cui si era rinchiuso il figlio.

http://corrieredelveneto.corriere.it/

"Eto'o non si allena? Io lavoro come un negro". Clamorosa gaffe a Sky


Una pioggia di insulti per Alessandro Bonan. Il conduttore di Sky Sport, durante la trasmissione Speciale Calciomercato, ha commesso una clamorosa gaffe.
Infatti, in diretta televisiva, il giornalista, parlando del litigio tra Samuel Eto'o e l'allenatore della Sampdoria Sinisa Mihajlovic, ha detto: "Uno vede Eto'o che non si allena e si dice: ma come? Io lavoro come un negro!". Bonan si è accorto subito della frase inopportuna: "Chiedo scusa per quello che ho detto, non sono razzista. Chi mi conosce sa che è lontano da me...", ha provato a correggere. Ma il popolo di Twitter si è scatenato contro di lui.


http://www.ilgiornale.it/

venerdì 30 gennaio 2015

49enne si mette all'asta su Ebay: "Usata ma in buone condizioni"

Lois Curtis ha deciso di mettersi in vendita su Ebay. E, per conquistare i possibili acquirenti, ha scritto "usata ma in buone condizioni".
Il sogno di Luis era quello di trovare "un robusto splendido ragazzo greco" per potersi trasferire in Grecia. Il tutto grazie a una semplice offerta superiore alle 205 sterline.
Al Daily Mail ha confessato: "Voglio andare a vivere in Grecia. È sempre stato un sogno. Quindi un mio amico che vive lì mi ha suggerito di mettermi in vendita su Ebay in modo da poter condividere l'annuncio con tutti i suoi amici greci. Ho avuto un'offerta dall'Australia e una dal Porto Rico, che sono andate oltre le 200 sterline, e questo mi ha lusingata, ma poi ho tolto l'annuncio perché non mi aveva contattato nessuno dalla Grecia".

http://www.ilgiornale.it/

giovedì 29 gennaio 2015

Nizza, un bambino di 8 anni accusato di apologia di terrorismo


Tra paura e psicosi, il passo è breve. Anzi, brevissimo. "Mi sento dalla parte dei terroristi jihadisti", aveva detto in classe.
Una frase che è bastata a un bambino francese di soli 8 anni, nel clima terrore innescato dalle stragi che hanno coinvolto la Francia, per venire interrogato dalla polizia per apologia di terrorismo. A denunciare il piccolo è stata la direzione della scuola, nel centro di Nizza, sulla Costa Azzurra. L'avvocato della sua famiglia, Sefen Guez Guez, ha manifestato stupore e irritazione: "Siamo di fronte a un'isteria collettiva - ha protestato - il mio cliente ha 8 anni! Non si rende conto della portata delle sue frasi. Non ha senso".
 Il piccolo Ahmed, il cui nome svela radici familiare musulmane, frequenta la terza elementare. All'indomani della strage nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo ha risposto così - secondo il legale - a chi gli chiedeva di dire Je suis Charlie"Sono dalla parte dei terroristi, perché sono contro chi fa le caricature del profeta Maometto." I genitori, immediatamente avvertiti, gli hanno peraltro "spiegato che si trattava davvero di terrorismo, aggiungendo tutti i motivi per cui si doveva ovviamente stare dalla parte delle vittime a Charlie Hebdo".
Ma il chiarimento non è bastato. Mentre sembrava che tutto si fosse risolto, il 21 gennaio scorso il direttore della scuola ha deciso di inoltrare una querela per apologia di terrorismo contro Ahmed e per "intrusione" da parte di suo padre. Il genitore, in effetti, notando che suo figlio era scosso ed emarginato dal resto dei compagni dopo quella frase, lo ha accompagnato per tre volte fin nel cortile di ricreazione, dove i genitori non sono ammessi e dal quale è stato invitato ogni volta ad uscire. Secondo fonti della polizia, nella denuncia si dice che il piccolo Ahmed avrebbe pronunciato anche le frasi: "bisogna uccidere i francesi" e "i giornalisti se la sono cercata". Inoltre, avrebbe rifiutato di rispettare il minuto di silenzio in memoria delle vittime. Il piccolo, nell'interrogatorio, pare abbia però sottolineato di non essersi reso conto della gravità delle sue affermazioni. Mentre il padre, ha precisato la fonte investigativa, "ha manifestato rammarico per le frasi del figlio".

http://www.ilgiornale.it

mercoledì 28 gennaio 2015

'Scappano' da Auschwitz. Fermati dalla polizia

Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, e David Parenzo, inviato di Matrix, e tre componenti della troupe sono stati fermati questa notte ad Auschwitz per diverse ore. I cinque, dopo un collegamento in diretta da Auschwitz, si sono trovati bloccati all'interno del campo e non ricevendo alcun aiuto hanno aperto una finestra. Scattato l'allarme, sono stati fermati dalla polizia criminale polacca, e poi rilasciati grazie all'intervento delle autorità diplomatiche.

pacifici

http://www.affaritaliani.it/

domenica 10 luglio 2011

Bari, bambina vive con un cane per anni. Ma il pm archivio il caso

È cresciuta con un cane e si comportava come lui, mangiando in una ciotola. È la storia di una bambina di nove anni, di Bari, raccontata dall'edizione locale di Repubblica. Secondo quanto riportato dai due quotidiani, il pm della Procura della repubblica del capoluogo pugliese, Angela Morea, ha richiesto l'archiviazione dell'inchiesta aperta nel 2009. "La piccola adesso ha nove anni vive in una casa famiglia, ma non sa ancora parlare. Si esprime a gesti". Per questo motivo sarebbe stata decisa l'archiviazione.
NIENTE PROVE - "Mancano le prove - continua il quotidiano - e di conseguenza i capi di imputazione e gli indagati. La storia risale a un anno e mezzo fa. Il 21 ottobre 2009 i genitori della piccola, che allora aveva solo sette anni, lanciano l'allarme. Non trovano più la figlia, non sanno che fine abbia fatto, pensano sia scappata". Chiamano il 112 e il 113 - si legge ancora - ma non sanno descrivere la bimba, nè ricordano che vestiti indossi. Poliziotti e carabinieri così cercano ovunque la piccola finchè non la trovano addormentata in un armadio: gambe appoggiate su una mensola e viso sul petto accanto a un cane. Attorno ci sono escrementi, avanzi di rifiuti, materassi senza lenzuola e sporchi".
La famiglia abitava in un piccolo appartamento del quartiere Carrassi, al centro della città. I genitori hanno entrambi problemi (padre invalido civile e disoccupato, madre problemi psichici) e sociali (anche se la donna ha una piccola pensione) e risultavano morosi nel pagamento della corrente. "La famiglia - si legge ancora su Repubblica - è già affidata ai servizi sociali e a quelli di igiene mentale, ma si è da poco trasferita in un nuovo appartamento", si specifica nell'articolo. "Gli assistenti sociali fanno visita loro ogni quindici giorni, la bambina è seguita con un programma specifico a scuola, eppure la situazione è ugualmente drammatica. Da allora la piccola è stata tolta ai genitori. È stata prima ricoverata al reparto malattie infettive dell'ospedale Giovanni XXIII e poi affidata in cura ad una casa famiglia dove si trova attualmente.
Un anno e mezzo fa non sapeva parlare. Si comportava come un cane: abbaiava e mangiava da una ciotola per terra. Faceva praticamente quello che faceva il suo fedele cagnolino, sempre con lei. Nessuno le aveva insegnato a parlare nè a mangiare con forchetta e cucchiaio». "Ora però sta meglio. È seguita dagli assistenti sociali, va a scuola, mangia a tavola. Ma non riesce ancora ad articolare le parole. La bambina, secondo le indagini portate avanti dalla procura di Bari, avrebbe subito anche violenze sessuali. Non c'è modo però di dimostrarlo. Lei mima quei gesti e capisce i riferimenti sessuali, ma mancano lesioni sul corpo che possano provare quelle violenze. E manca soprattutto la testimonianza perchè la piccola non riesce a raccontare. Anche solo contestare il reato di abbandono di minori, a due genitori in cura al Servizio di igiene mentale, è praticamente impossibile. E così il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, Angela Morea, ha deciso di archiviare. Negli scorsi giorni ha depositato la richiesta al giudice per le indagini preliminari, a quale spetta comunque l'ultima parola", conclude.

http://affaritaliani.libero.it/